Chi ha il libro? Un grande ringraziamento!

Caspani Paolo - Milano

Bernardo Costantini - Teramo

Spalvieri Silvia – Ascoli Piceno

Lamberti Elisabetta - Ferrara

Elisa Tani - Modena

Angelo Moriconi - Pescara         

Natascha Hunn - Roma

Paola Gentilini - Ferrara

Ramona Caselli - Ferrara

Marzia Scabbia - Ferrara

Stefano Cuoghi - Parigi

Mara Bonfieni - Ferrara

Michele Brandoli - Ferrara

Francesco Patimo - Roma

Alessandro D'argenio - Roma

Luca Toselli - Roma

Adriano Paolillo - Napoli

Schlecht Manuela - Catania

Alessandro Lolli - Ferrara

Claudio Conforti - Roma

Lara Adamo - Ferrara

Andrea Chiozzi - Iasi

Denisa Slavikova - Praga

Giovanni DeConte - Ferrara

Manuela Wieland - Roma

Alessia Capponi - Losanna

Fabiana Scinto - Roma

Daniela Ranalli - Losanna

Claudio Mari - Ferrara

Carlo Fiorentini - Teramo

Andrea Moroni - Roma

Adelaide Rizzato - Roma

Marta Rigoni - Ferrara

Roberto Ciappa - Milano

Valentina Portolan - Trento

Alessandro Auriemma - Firenze

Diego Raiteri – Citta’ del Messico

Domenico Lugas - Ferrara

Roberta Boccardo - Roma

Roberta Lauricella - Frosinone

Alessia Cantelli - Roma

Ilaria Bea - Roma

Natalie Sterrantino – Monaco di Baviera

Maria Cristina Camporesi - Roma

Simone Cangialeoni - Firenze

Mara Pesci - Ferrara

Sara Bonfieni - Ferrara

Teresa Bonfieni - Ferrara

Martin Shila - Praga

Cinzia Bassini -  Ferrara

Nora Minas - Bonn

Delia Sieber - Basilea

Paola Zanetti - Ferrara

Ciuti Andrea - Losanna

Luca Bianchi - Roma

Tommaso Mari - Ferrara

Valentina nardozi - Bologna

Donatella Siani - Roma

Marco Mari - Ferrara

Bassel Bakdounes - Vicenza

Micaela Cantatore - Ferrara

Laura Marchetti - Ferrara

Roberta Rimondi - Ferrara

Gianluca Bellavista - Losanna

Sabrina Alessandrelli - Roma

Jerry Carpentiero - Ferrara

Claudia Camozzini - Roma

Emiliana Palazzi - Bologna

Marco Bellabarba – Ascoli Piceno

Carmen Cataldo – Roma

Marcelo Nico - Losanna

Pierpaolo Magnani - Stoccolma

Stefano Pancaldi - Ferrara

Luana Pichini – Ascoli Piceno

Lorenzo Vallini - Ferrara

Giovannini Emanuele - Ferrara

Lisa Bergamini - Ferrara

Martina Bennet - Ferrara

Pasquali Nicola - Ferrara

Biblioteca Ariostea - Ferrara

Walter Bonatti - Lecco

Marika Iannaccone - Roma

Andrea Istvanovszki - Roma

Priscilla Galloni - Roma

Sonia Mazzoni - Ferrara

Chiara Pennacchio - Ferrara

Giulia Farina - Ferrara

Arte fatta - Ferrara

Fabrizio Fusaro - Roma

Andrea Furbini - Roma

Beatrice Olivari - Roma

Boalini Nicola - Ferrara

Romina Nardone - Roma

Alessandro Di Giacomo - Ancona

Lorena Prisco - Roma

Anita Bennet – Ferrara

Alessio Cuoghi - Ferrara
Marco Bolcioni - Firenze 
Paola Annoni - Parma 
Massimo Polacchini - Ferrara
Daniela Lombardo - Roma 
Silvia Morigi - Dublino
Emanuele Galloni - Londra
Marco Mariotti - Mosca
Beatrice Ferreri - Lecce
Vita Fidanza - Firenze
Filippo Camera - Italia
Dario Maria Trovato - Italia
Stefano Lergetporer - Roma
Elena Lo Parrino - Italia
Angela Bebbere - Sassari 
Roberta Guzzinati - Ferrara
Alessia Bitti - Ferrara
Luca Cimarelli - Ferrara
Silvia Jasmine Khanji - Ferrara
Chendi Cristina - Ferrara
Angela Veronesi - Ferrara
Federico Corli - Ferrara
Daniela Monesi - Ferrara
Alessandra Coletti - Ferrara
Franco Gobbi - Ferrara
Raffaella Zugliano - Udine
Ionnica Zinzani - Ravenna
Marco Ciani - Italia
Andrea Vadori - Italia
Barbara Moretti - Viareggio
Luca Giordano - Cagliari
Lorenza Zavatti - Ferrara
Francesca Cacciari - Ferrara
Rita Cavallini - Ferrara
Antonio Ferriero - Lecce
Francesca Baldin - Treviso
Maria Gardenal - Treviso
Alberto Ferri - Reggio Emilia
Franco Zecca - Parma
Filippo Errico Verze' - Verona
Carlo Binder - Ferrara
Stefania Masserini - Milano
Giordano Gatti - Milano
Clarissa Girelli - Milano
Giuliano Paganini - Vicenza
Paola Annoni - Parma

Che bello ricordare!

Ciao Filippo! libro arrivato! l'ho letto una sera in 3 ore mentre facevo
addormentare il mio bimbo...che storie carine ed emozionanti...in parte mi
hanno ricordato le mie avventure on the road  con mio marito... che bello da ricordare!
Chiara

Breve storia sull'autore

Mi chiamo Filippo e sono nato il trenta settembre del 1978 in una piccola città del nord est che tutti conoscono avendo fatto l’autostrada Bologna-Padova ma dove pochi sono stati, si chiama Ferrara. Sono sempre stato irrequieto e iperattivo. Quando ero piccolo infatti effettuavo delle spedizioni nella campagna ferrarese con la mia mountain bike nonostante il divieto dei genitori. Crescendo stabilii il record di chilometri fatti  con il mio nuovo scooter tra il mio gruppo di amici. Con alcuni altri pionieri infatti al bar di paese preferivamo passare il tempo a girare per Ferrara e provincia, in  particolare cercavamo case disabitate da esplorare e farci spaventare a morte. A diciotto anni avevo già letto tutta la sezione avventura della biblioteca comunale di Ferrara: Reinhold Messner e Walter Bonatti erano i miei eroi e volevo emularli. A venti, durante una parentesi universitaria, ho fatto il servizio militare come guardia carceraria. Nonostante sia stata un’esperienza traumatica ho vissuto per la prima volta lontano da casa: tre mesi in Abruzzo e sette sul lago di Garda. Durante questo periodo ho capito quanto per me la libertà sia importante come l’aria, senza soffoco, e ho dichiarato il mio amore alla montagna che frequentavo ogni volta che potevo uscire dalla caserma. Non appena tornato a casa ho cominciato a dedicarmi in maniera ossessiva all’arrampicata e alla mountain bike trascorrendo ogni weekend o festività sulle Dolomiti. Congedatomi ho lasciato la carriera universitaria per quella di responsabile di ipermercato, lavoro che feci per quattro anni. La passione per l’adrenalina mi ha portato, dopo anni di tentativi, a trovare un lavoro in Coca Cola e trasferirmi a Pergine Valsugana in Trentino nel 2003 all’eta’ di ventiquattro anni. Dopo il viaggio e il periodo a Pescara menzionati nel libro sono stato assunto da una multinazionale, Philip Morris, per la quale ho coperto diversi ruoli vivendo nelle Marche, in Umbria, in Toscana e nel Lazio. A giugno di quest’anno mi sono dimesso. Il libro l’ho scritto nel mio appartamento di Praga dove sto passando l’estate con la mia ragazza. L’autunno è una pagina bianca che spero di scrivere usando tanti colori.

Il Filippo's system

La fine della fiera agricola arrivò cosi ogni padiglione festeggiò con una grigliata. Nella mia per uomini duri a metà eravamo tutti ubriaci fradici. Fui ricordato e festeggiato con un brindisi per aver inventato il Filippo’s System. Si trattava di un modo molto più veloce e meno faticoso per caricare il ceppo sul cariolino basato su una leggera oscillazione ottenuta tirando il legno anziché spingendolo. Aaron mi disse: “Fuck, faccio questa fiera da dieci anni e non ci avevo mai pensato, fuck, bravo italiano, sarai immortale tra noi addetti al taglio legna, fuck!” Che onore ragazzi!

Il sito libridiviaggio.it parla del libro

Il sito libridiviaggio.it parla del libro e ne fa una recensione. E' per puro caso ma mi fa senso essere subito sotto al libro di Terzani!
P.s. Se avete gia' letto il libro potete votarlo sul sito

Eravamo molto contenti di ampliare il curriculum!

 Finalmente il vietnamita ci richiamò e ci mandò a fare un colloquio presso l’ente fiera di Adelaide che passammo alla grande. Fummo ingaggiati per lavorare alla fiera agricola in due diverse aree. Io avrei fatto l’addetto alle gare di taglio alla legna mentre Mara avrebbe lavorato al padiglione dei polli. Eravamo molto contenti di ampliare il curriculum!

Molto utile

Il libro mi è piaciuto molto!!Tra l'altro molto utile..dato che anch'io sto cambiando vita!!!!

Mi associo a uno dei commenti....aspettiamo il prossimo libro!!!!!!!!!! ;-)

Cinzia

Era bene sbrigarsi ad arrivare ad Adelaide

Faceva freddo perciò mi comperai un paio di pantaloni di velluto di due taglie più grandi nel negozio di seconda mano che apparteneva al padrone del giardino dove sostavamo. La notte fu dura in furgone e a Mara tornò lo stato di malessere. I sacchi a pelo di bassa qualità non erano sufficienti. Era bene sbrigarsi ad arrivare ad Adelaide.

Mi chiesi quali emozioni provò Bonatti quando si trovò nello stesso punto cinquant’anni prima

Una volta in cima all'Uluru ci sedemmo e passammo diversi minuti di contemplazione individuale.

Mi chiesi quali emozioni provò Bonatti quando si trovò nello stesso punto cinquant’anni prima. Mi fece piacere pensare che a parte qualche parcheggio e la relativa folla lo spettacolo che gli si presentò davanti fu essenzialmente lo stesso: un immensa distesa desertica a perdita d’occhio. Trovai davvero bizzarro il fatto di camminare sopra un unico immenso sassone compatto, sicuramente  Marte è così mi dissi.